Indicatore di tempestività dei pagamenti
Dlgs 33/2013 – Articolo 33 – Indicatore di tempestività dei pagamenti.
Dlgs 33/2013 – Articolo 33
Articolo 33 – Obblighi di pubblicazione concernenti i tempi di pagamento dell’amministrazione 1. Le pubbliche amministrazioni pubblicano, con cadenza annuale, un indicatore dei propri tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture, denominato: «indicatore di tempestività dei pagamenti».
Con la Circolare_n.3 prot. 2565 del_14_gennaio_2015_n_3 (Pdf 258 KB) il MEF ha fornito alle amministrazioni centrali dello Stato indicazioni sulle modalità di pubblicazione, a partire dal 2015, dei dati relativi alle entrate e alla spesa del bilancio dello Stato e di quelli relativi all’indicatore di tempestività dei pagamenti secondo quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 settembre 2014 (“Definizione degli schemi e delle modalità per la pubblicazione su internet dei dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi e consuntivi dell’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni”).
Pubblicazione dei dati relativi alle entrate e alla spesa di bilancio
Tale adempimento è a carico selle sole Amministrazioni Centrali e non delle istituzioni scolastiche. Nella circolare del MEF è infatti richiesto a ciascun Ministero di pubblicare sul proprio sito istituzionale, nella sezione “Amministrazione trasparente/Bilanci” i dati relativi al proprio stato di previsione, tramite un collegamento al sito Open BDAP del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, nella sezione appositamente dedicata alla pubblicazione dei dati ai sensi dell’articolo 3 del DPCM 22 settembre 2014. L’adempimento si considera assolto da parte di ciascun Ministero con l’inserimento nel proprio sito istituzionale del collegamento alla Open BDAP.
Indicatore di tempestività dei pagamenti
Il DPCM 22 settembre 2014 (ARTT. 9/10) specifica come calcolare l’indicatore di tempestività dei pagamenti definito in termini di ritardo medio di pagamento ponderato in base all’importo delle fatture, per cui il calcolo dello stesso va eseguito inserendo:
– Al NUMERATORE: la somma dell’importo di ciascuna fattura pagata nel periodo di riferimento moltiplicato per i giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura stessa e la data di pagamento ai fornitori (mettere un valore negativo nel caso in cui il pagamento avvenga in anticipo sulla data di scadenza della fattura);
– al DENOMINATORE: la somma degli importi di tutte le fatture pagate nel periodo di riferimento.
Il risultato di tale operazione indicherà il ritardo medio dei pagamenti rispetto alla scadenza delle relative fatture (espresso in giorni). L’indice sarà un numero negativo in caso di pagamenti avvenuti mediamente in anticipo rispetto alla data di scadenza delle fatture e positivo in caso contrario; Ovviamente, essendo una media ponderata, nella determinazione dell’indicatore di tempestività dei pagamenti avranno maggior peso le fatture di importo più elevato. Per semplificare e velocizzare la determinazione dell’indice è quindi possibile ignorare le fatture con importi più bassi senza creare uno scostamento rilevante dal valore effettivo.
In allegato un semplice foglio di calcolo che abbiamo realizzato per la determinazione dell’indice a partire dagli importi delle fatture e dallo scostamento in giorni fra il pagamento effettuato e la scadenza della fattura. Esempio di calcolo dell’Indice di Tempestività dei pagamenti (Xls 27 KB)
L’indicatore deve essere calcolato su base trimestrale e su base annuale, a decorrere dall’anno 2015, e dovrà essere pubblicato sul sito internet istituzionale nella sezione “Amministrazione trasparente/Pagamenti dell’amministrazione/Indicatore di tempestività dei pagamenti”.
L’indicatore trimestrale dovrà essere pubblicato in formato tabellare aperto entro il trentesimo giorno dalla conclusione di ogni trimestre e quello annuale entro il 31 gennaio dell’anno successivo.