{"id":201,"date":"2014-03-09T15:13:17","date_gmt":"2014-03-09T14:13:17","guid":{"rendered":"http:\/\/lnx.ismorano.gov.it\/?p=201"},"modified":"2021-09-15T15:23:40","modified_gmt":"2021-09-15T13:23:40","slug":"francesco-morano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.ismorano.edu.it\/francesco-morano\/","title":{"rendered":"Francesco Morano"},"content":{"rendered":"

Il Cardinale FRANCESCO MORANO<\/h3>\n

\"card_morano\"<\/a>Era giusto ed opportuno intitolare un Istituto Tecnico Industriale ad uno tra i pi\u00f9 degni figli di Caivano, Francesco Morano, nella cui figura poliedrica si fondevano le sue doti di scienziato e di pastore delle anime.
\nFrancesco Morano era un Cardinale di Santa Romana chiesa ed un illustre scienzato.
\nNacque a Caivano l’8 giugno 1872 da Antonio e Luisa Stanzione nella casa paterna in via Gramici n.3; quivi Francesco ultimo di quattro figli, dopo Giuseppe, Maria e Pietro, trascorse gli anni dell’ infanzia.
\nLa prova della longevita’ dei Caivanesi apportata per smentire che in Caivano si respirava aria malsana, trova piena conferma nei membri della famiglia Morano che, quasi tutti, sono morti ultranovantenni ed il Cardinale a novantasei primavere.
\nll padre commerciava in canapa, prodotto delle terre di Caivano, Casoria e Frattamaggiore, poste nell’ubertosa pianura della Campania felice o Liburnia Longobarda, con le cui fibre si facevano tessuti e cordami.
\nOggi la canapa \u00e8 stata soppiantata dalle fibre sintetiche, ma era molto ricercata a quei tempi ed i carri, carichi del prezioso prodotto passavano sotto le finestre della casa paterna del piccolo Francesco, ritornando dai Regi Lagni, nelle cui vasche la canapa veniva messa a maturare, prima di essere maciullate a colpi di sbarra ritmata sotto il sole sferzante di agosto. Giovinetto fu affidato al Seminario di Aversa, dove fece i primi studi, per poi trasferirsi a Roma e qui, oltre alle discipline ecclesiastiche si immerse con passione nello studio delle scienze esatte, prima ancora di essere ordinato sacerdote il 10 agosto 1897. Nel 1896 consegu\u00ec la laurea in Matematica e Fisica e vinse il premio “Fondazione Corsi”, che gli permise di attendere agli studi scientifici per un altro anno, “con zelo e attitudine”, come attest\u00f2 il rettore dell’ universit\u00e0 Statale di Roma.<\/p>\n

All’universit\u00e0 statale della capitale consegu\u00ec la libera docenza nelle predette discipline cosa fuori dall’ordinario, in quei tempi, per un prete.
\nSuccessivamente consegu\u00ec anche le lauree in Filosofia, in Teologia ed in Utroque lure, nella Pontificia Universit\u00e0 Lateranense.
\nSi applicava poi agli studi di fisica stellare e per la sua versatilit\u00e0 e competenza, nel 1900, entr\u00f2 quale assistente aggiunto, nella Specola Vaticana, che, fondata da Gregorio XIII per lo studio del calendario, detto poi Gregoriano, fu richiamata in vita da Leone XIII.
\nFu membro della Pontificia Accademia dei Nuovi Lincei che, rinata in Roma nel 1847, si proponeva lo studio, il progresso e la propagazione delle scienze fisiche, matematiche e naturali ed era composta da illustri ed eruditi professori pubblici.
\nNel 1903 ne divenne Socio Corrispondente, nel 1916 Socio Ordinario e negli anni 1932\/35, per incarico del Papa Pio XI Presidente.
\nDetta Accademia di cui fece parte anche Guglielmo Marconi dal 18 Gennaio 1931, nel 1936 fu trasformata in Pontificia Accademia della Scienza e fu presieduta da Padre Agostino Gemelli, fondatore dell’ Universit\u00e0 Cattolica.
\nOrmai Francesco Morano era uno scienziato affermato e stimato ed aveva gi\u00e0 pubblicato diversi lavori scientifici, tra i quali:<\/p>\n